In fondo siamo un ammasso di passi. Solo nel piccolo riusciamo a distaccarci dalla macro visione, in cui ogni singola persona conta poco o nulla.
E' nel piccolo dove si costruisce, si ama, si cura, si impara, si soffre e mille altre cose ancora.
Per fare ciò che quotidianamente, ognuno di noi fa, bisogna essere liberi.
Parole un po' stile "I have a dream" , che mi portano a voler comprendere meglio che cos'è libertà ?
Ci sono tante forme di libertà, di pensiero, di istruzione, di espressione ecc. Tutte forme più o meno presenti nei nostri Paesi occidentali. Siamo convinti che nel 2013, tutti noi siamo liberi, senza vincoli, perchè possiamo dire la nostra e possiamo fare quello che ci piace e pare.
E' veramente così ?
Non entro nel discorso dei diritti umani, dove spesso la libertà si confonde con grandi parole, che portano in un vicolo cieco, spesso oscurata dalla dottrina cattolica o da politici che portano acqua solo al loro mulino.
La libertà, non si può solo dare o concedere, ma si deve costruire, bisogna dare degli strumenti adeguati per essere liberi.
La condizione essenziale per la libertà moderna e non quella degli artisti bohémien del 1800, è avere un proprio reddito, per esercitare il potere di vivere la propria condizione di uomo libero.
Ad oggi la disoccupazione nel bel paese là dove 'l si suona, è arrivata quasi al 12%, per non parlare fra i ragazzi, dove arriva quasi al 40%.
C'è una soluzione a tutto ciò ? Una persona, che è magari anche laureata, con master e studi vari, che non trova lavoro cosa deve fare ? Deve andare all'estero ?
Se il mio Stato, in cui sono nato e vissuto, si reputa libero, mi dovrebbe permettere di esercitare il mio diritto di libertà, di cercare e trovare lavoro dove voglio vivere.
I dati che ho citato sopra, incalzano il fatto che oggi viviamo in una forma di dittatura sociale, molto particolare, fatta da stato, da banche e imprenditori, che cavalcano sempre di più scuse per avere una propria immunità, annullando il senso di solidarietà e comprensione verso il prossimo.
Abbiamo coniato il termine "umano", ma mi rendo conto che ci stiamo avvicinando sempre più ad una gerarchia simile a quella della giungla, dove il più forte ed il più furbo vince.
Dove c'è chi ha il potere di prenderti in giro, perché ormai è consapevole che non hai altre scelte intorno a te, e vieni sottomesso quasi con ironia, togliendo il quasi a volte.
Dove c'è chi ha il potere di prenderti in giro, perché ormai è consapevole che non hai altre scelte intorno a te, e vieni sottomesso quasi con ironia, togliendo il quasi a volte.
C'è ancora libertà dunque ?
Fabio
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